Il 7 febbraio è la Giornata Mondiale contro bullismo e cyberbullismo, fenomeni che possono condizionare il presente e il futuro dei giovani e sui quali si concentra l’azione del Centro Aiuto Donna Lilith. Il centro antiviolenza delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino ha messo in campo più progetti, nelle scuole e fuori, rivolti alla sensibilizzazione e all’ascolto di ragazze e ragazzi, famiglie e docenti.
Negli ultimi mesi il Centro Lilith ha fatto tappa nelle scuole superiori di Empoli con il progetto Sos Relazioni, che da anni porta tra i banchi del territorio il contrasto alla violenza di genere, bullismo e cyberbullismo e la promozione delle pari opportunità. Gli incontri laboratoriali, tenuti dalle psicologhe del centro antiviolenza, hanno coinvolto da ottobre a dicembre 2022 tutte le classi prime dell’Istituto di Istruzione Superiore Virgilio tra classico, linguistico ed artistico e 8 classi dell’Istituto Pontormo.
Un’opera di sensibilizzazione, quella del Centro Lilith, che non si ferma tra le mura degli istituti scolastici grazie a Liber@mente Connessi, lo sportello mobile contro bullismo e cyberbullismo. Inaugurato nel giugno 2022 e realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia, il mezzo negli ultimi mesi ha fatto tappa a tante iniziative pubbliche o si è parcheggiato vicino a centri sportivi, parchi e luoghi frequentati quotidianamente dagli adolescenti, con l’obiettivo di intercettare i loro bisogni e offrire consulenze. Due le professioniste del Centro Lilith a bordo dell’ambulatorio mobile su quattro ruote, l’assistente sociale Elisabetta Niccolai e la psicologa Valeria Paganelli.
Lo sportello, “si è prefissato di raggiungere i giovani e le famiglie fuori dal contesto scolastico – spiega Niccolai – informando, sensibilizzando e dando gli strumenti per poter riconoscere, contrastare e affrontare questo tipo di violenza. L’esperienza itinerante ha dato la possibilità a noi operatori di avvicinarci ai ragazzi e alle famiglie, conoscendo i vari tessuti sociali e le loro dinamiche, incoraggiandoli a condividere le emozioni non lasciandoli soli, imparando a riconoscere le tipologie di comportamento”.
Il progetto Liber@mente Connessi si sta svolgendo proprio in questi mesi all’Istituto Checchi di Fucecchio, con tutte le 11 classi prime. A breve, il Centro Lilith porterà Liber@mente Connessi anche alla scuola media Vinci Sovigliana, in classi della scuola media dell’Istituto Sacchetti di San Miniato e in una classe della primaria Leonardo Da Vinci.
“I fenomeni di bullismo e cyberbullismo rappresentano due tra le principali problematiche con le quali i preadolescenti e gli adolescenti si trovano a far fronte nei loro contesti di vita quotidiana” spiega la psicologa Paganelli. “Come reso noto dal rapporto Istat del 2014 riguardante il bullismo in Italia, più del 50% dei ragazzi e delle ragazze, di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, hanno subìto forme di bullismo e cyberbullismo nell’arco dei 12 mesi precedenti”.
Cosa poter fare per arginare il fenomeno? “La strategia migliore è la prevenzione, promuovendo una cultura che impedisca e scoraggi la messa in atto di comportamenti aggressivi e di prevaricazione e incentivando un’educazione alla prosocialità attraverso il rispetto dell’altro, la cooperazione, l’inclusione e la valorizzazione delle differenze” afferma ancora Paganelli. “Pertanto, è importante fornire ai ragazzi e alle ragazze le informazioni necessarie per compiere scelte consapevoli e responsabili, in modo che possano anche imparare a rispettare le regole per poter vivere in armonia con gli altri e con se stessi. Per fare questo, è necessario il coinvolgimento della famiglia e della scuola, in quanto fondamentali agenzie formative che costituiscono il terreno privilegiato su cui porre le basi per un cambiamento propositivo delle singole persone e dell’intera società”.
