Casa Matilda

Accoglienza e tutela.

Il Progetto

Grazie alla rete di solidarietà costruita negli anni con imprenditori ed associazioni locali è stato possibile dar vita ad un progetto di accoglienza rivolto a donne e minori vittime di violenza nella fase successiva a quella emergenziale.

 

Casa Matilda, inaugurata nel 2019, offre ospitalità a gestanti, mamme con bambini o donne sole vittime di violenza che necessitano di un’accoglienza di secondo livello, per l’attuazione di un progetto individualizzato di autonomia.

La Struttura

Nata dalla ristrutturazione e riorganizzazione di un ex albergo, Casa Matilda è strutturata in zone comuni, dove si svolgono attività di gruppo, e stanze private, in modo da garantire intimità, riservatezza e comfort per ciascun nucleo familiare, che ha a disposizione una propria camera da letto con bagno autonomo e terrazzo incluso. L’ampio salone d’ingresso è allestito con area televisione, dove donne e minori accolti possono ritrovarsi per trascorrere tempo insieme, e dove sono svolte le attività di gruppo. Due le cucine presenti nella struttura, una al pianterreno e una al secondo piano, più una sala da pranzo. Le camere, sono dotate ciascuna del proprio bagno, di cui uno al pianterreno è allestito per disabili. Ulteriori tre bagni si trovano al primo piano. A Casa Matilda si trovano inoltre uno studio, utilizzato per colloqui e visite mediche con un ulteriore bagno situato all’interno dell’ambulatorio, con accesso per disabili; sala lettura e studio al primo piano, un ampio giardino interno, un’area lavanderia e infine un salone dedicato alle attività ludiche, educative e scolastiche dei minori accolti. L’ingresso è attrezzato con pedana per l’accesso a persone con disabilità. 

All’interno della struttura operano figure professionali quali psicologhe, educatrici, un’infermiera, operatrici dell’accoglienza ed insegnanti.

 

Oltre al lavoro di sostegno psicologico e legale, l’impegno è rivolto principalmente al supporto delle donne nella ricerca del lavoro e quindi al percorso di autonomia e al supporto dei minori nel recupero del benessere psico-sociale. Questo viene portato avanti su vari fronti, dal sostegno scolastico all’organizzazione di attività di gruppo ed individuali per la promozione di modalità relazionali positive, alla presa in carico psicologica.

Il circolo virtuoso: i sostenitori di Casa Matilda

Il progetto di Casa Matilda è oggi una solida realtà, e continua ad essere la risposta a molte donne che dopo la fine dell’emergenza, si trovano a riprendere in mano la propria vita, a dover ricominciare. Un percorso che spesso inizia senza che le vittime di violenza abbiano una casa, un lavoro o qualcuno su cui contare. Per questo è fondamentale il supporto post emergenza, per il raggiungimento dell’autonomia.

 

Casa Matilda nasce per questo e le donne, sole o con i loro bambini, si incamminano verso una nuova vita: al loro fianco, con il Centro Lilith, ci sono i tanti sostenitori che rendono possibile tutto questo. Un gruppo che negli anni è diventato una rete forte sul territorio, che chiamiamo ‘circolo virtuoso’ poiché nel tempo, gli stessi sostenitori tramite passa parola hanno allargato questo prezioso supporto, concreto e indispensabile per i progetti destinati al raggiungimento dell’autonomia.

 

 

Ogni anno, il Centro Aiuto Donna Lilith organizza un ritrovo, spesso tramite una cena, per aggiornare tutti i sostenitori sugli sviluppi di Casa Matilda, per ritrovarsi, condividere gli obiettivi raggiunti ma soprattutto pensare al futuro. Un futuro sempre più pronto a rispondere alle richieste di aiuto e sempre più unito, per fermare la violenza di genere.

Circolo virtuoso sostenitori