“Non abbiate paura di chiedere aiuto come, purtroppo, ha avuto Marinella”. Sono le parole di Maya Albano, responsabile del Centro Aiuto Donna Lilith delle Pubbliche Assistenze di Empoli, all’indomani della svolta nel caso di Marinella Bertozzi, uccisa dal marito lo scorso ottobre a Fucecchio. “Le porte del Centro sono aperte, anche solo per una chiacchierata – spiega la dottoressa Albano – La consulenza è gratuita e rimane sempre nell’anonimato.
Inoltre, tutto il percorso di protezione viene scelto e condiviso insieme alla donna, cui forniamo supporto sotto molteplici forme”. Le donne vittime di violenza, sia psicologica sia fisica, possono trovare assistenza immediata all’interno del Centro a partire da un semplice incontro, da cui iniziare a fare una prima valutazione del quadro generale. Le psicoterapeute, le psicologhe, così come gli operatori volontari, sono sempre reperibili, anche in orario notturno. Dopo il primo incontro, inizia la progettazione di un percorso terapeutico e legale personalizzato, sempre nel rispetto della sensibilità e dei tempi della donna.
Punto di partenza di ogni percorso è l’individuazione dei cosiddetti “indicatori di rischio”, una fase, questa, in cui si considerano le variabili temporali e quelle di persistenza. “Capire da quanto vanno avanti le violenze e con quale intensità è fondamentale per valutare la pericolosità della situazione – aggiunge Maya Albano – Laddove si verifichi un’escalation di abusi siamo in presenza di una situazione potenzialmente pericolosa. Qui inizia il percorso di protezione, per il quale diamo supporto legale mettendo a disposizione le nostre case rifugio, con un indirizzo segreto, accompagnando fisicamente le donne nelle sedi giudiziarie e aiutandole a reinserirsi nel tessuto sociale”. Infine, la dottoressa Albano conclude: “Storie come quella di Fucecchio possono avere un finale diverso se si trova il coraggio di chiedere aiuto”.
Il Centro Lilith, in via XX Settembre numero 17, è aperto dal lunedì al venerdì, sia per l’ascolto telefonico (0571-725156) che per l’incontro diretto.